giovedì 27 settembre 2012

Involtini di tacchino profumati alla salvia




Aria d'autunno, fresca e frizzante, a volte bagnata da uno scroscio di pioggia: io amo questa stagione, molto più dell'estate almeno per questo anno, troppo caldo per una donna in dolce attesa.

Tra qualche settimana la casa inizierà a riempirsi di amici e parenti, inizia il via vai nell'attesa che arrivi questa nuova gnometta, tutti ben disposti a dare una mano, ed io più ansiosa per la loro presenza che per l'arrivo della cicogna.

Sono contenta di averli vicino tuttavia spero di non perdere quella tranquillità faticosamente conquistata, i miei tempi "larghi", il mio poltrire sul divano, i pranzi frugali, il silenzio e il piacere di non parlare per ore intere concentrata totalmente sui miei pensieri, magari leggendo un libro. Vedremo....di sicuro sarà un Natale diverso, mi dispiacerà non vedere mia sorella e il suo patato che nel frattempo è già diventato un piccolo ometto attento e vispo. 

Nell'attesa che il tempo passi, arrivi la Chiaraluce e tutto prenda forma e consistenza vi comunico che la ginecologa mi ha messo a regime dietetico controllato per cui gli stimoli culinari sono ridotti allo zero e "se non posso magnà non mi va neppure di cucinà!". Per una che ama la buona cucina è una condanna! Quindi cercherò, nei limiti, di inventarmi piatti leggeri adatti alla mia nuova condizione di mamma cicciona :)


Involtini di tacchino profumati alla salvia

Ingredienti
4 fette di fesa di tacchino
2 uova
qualche foglia di salvia fresca
un cucchiaio di pecorino grattugiato
2 fette di emmental 
3 carote medie
due gambi di sedano bianco
1 cipolla
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di acqua
sale
olio extravergine d'oliva (per me Olio Dante)

Procedimento

Battere leggermente le fettine di tacchino con un batticarne, salarle. Preparare una frittatina aggiungendo alle uova le foglie tritate della salvia ed il cucchiaio di formaggio. Quando sarà pronta, tagliarla a striscioline e sistemarla sulle fettine di fesa di tacchino, aggiungete anche qualche striscia di emmental. Arrotolate e formate un involtino chiudendolo con uno stuzzicadenti o se preferite con dello spago da cucina. 

In un tegame soffriggete la cipolla, il sedano e la carota tagliati a pezzetti (in modo grossolano, non devono essere tritati), regolate di sale e aggiungete gli involtini. Rosolateli da entrambi i lati facendo attenzione a non bruciare le verdure. Sfumate con il vino bianco e quando sarà evaporato versate il bicchiere di acqua e di latte insieme.

Chiudete con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa completando la cottura.





giovedì 6 settembre 2012

Mafalde autunnali


L'autunno è alle porte, almeno qui la temperatura è calata tanto e la notte si dorme bene...almeno vedo che il socio e il nano se la ronfano beatamente....anche il cane non scherza!. Io invece vago in giro per casa in preda ai postumi tremanti dei miei incubi da parto atroce!. Dicono che dal settimo mese in poi è normale sognare il proprio parto....certo mi domando perchè non possa essere tutto rosa e sbrilluccicoso e debba invece trasformarsi in un incubo horror. Sarà che ha ragione il socio a ripetermi fino alla noia di non indagare sulle esperienze altrui, di vivermi serenamente la mia personale storia e soprattutto di piantarla con le ricerche in internet!. Forse per una volta gli darò retta.

Le storie che avvolgono le mie notti ad ogni modo sono influenzate anche dai cibi che ingurgito la sera, mia nonna Giovanna, donna saggia, mi ripeteva fino allo sfinimento che in gravidanza bisogna cenare presto e con cibi leggeri. Perfetto: ma non aveva fatto i conti con mio marito.

Domenica sera al ritorno dal workshop di Cesenatico di cui ho parlato qui, complice ore di full immersion tra chef spadellatori, assistenti chef ed accostamenti di cibi nuovi il socio ha un'illuminazione: prepariamo un bel piatto di pasta con i funghi!.

Sai che  novità, gli rido in faccia!. Alla fine ha vinto lui, abbiamo preparato questa pasta dal sapore decisamente autunnale complice la temperatura ottobrina....ottima davvero ma da gustare a pranzo, soprattutto per le signorine in stato interessante come la sottoscritta!.

Ingredienti:
200 gr di pasta tipo Mafalde 
150 gr di funghi porcini (freschi o surgelati interi)
q.b. di fagioli borlotti (ho usato quelli in scatola...era tardi)
1 cipollotto fresco
q.b. olio d'oliva Dante
Qualche fetta di pancetta dolce
sale 
pepe
rosmarino

Procedimento:
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Contemporaneamente in un tegame capiente stufare il cipollotto fresco tagliato a pezzetti, aggiungere i funghi puliti e tagliati, lasciar cuocere qualche minuto e aggiungere i fagioli borlotti. Regolare di sale.
Tostate a parte la pancetta in tegame antiaderente dove non aggiungerete olio.
Scolate la pasta a metà cottura e trasferitela nel tegame dove avrete aggiunto parte dell'acqua di cottura della pasta (regolatevi con i tempi di cottura e tenete sempre da parte dell'acqua nel caso dovesse ritirarsi senza che la pasta sia del tutto pronta).
Completate quindi la cottura mescolando spesso. Quando la pasta sarà cotta, aggiungete del rosmarino tritato. Trasferite nei piatti da portata aggiungendo dei pezzetti di pancetta croccante e del pepe macinato fresco.

mercoledì 5 settembre 2012

Cesenatico: un workshop alla scoperta dei sapori perduti......e ritrovati!







Con lo scorso week-end abbiamo calato il sipario sull'estate, messi da parte i costumi e le ciabatte del mare si ricomincia a pieno regime la vita frenetica di ogni giorno e per una panciona come me si è trattata di una lunga impegnativa vacanza in giro per l'Italia e non solo. Sono contenta però che la nuova gnometta in via di completamento, Chiaraluce, nascerà con lo spirito viaggiatore della mamma!. Ha avuto un assaggio del fatto che né io né il papà abbiamo timore nell'organizzare le valigie la sera prima anche con bimbi piccoli al seguito, e questa è una gran risorsa, di sicuro con noi non si annoierà mai!.

Giovedì, quando il verdetto "si parte per Cesenatico" è stato emanato in extremis dalla mia sciatalgia, che ormai comanda e determina le mie giornate, ho avuto giusto il tempo di portare il nostro peloso in pensione e mettere due cose in valigia!. Dove siamo andati?. Abbiamo preso parte ad un evento bellissimo incorniciato dal mare della costiera romagnola, intriso dei sapori tipici del luogo e ricco dell'ospitalità unica della gente del posto: siamo stati ospiti di Cesenatico Bellavita che in collaborazione con Ricette 2.0 ha organizzato un workshop dedicato ai foodblogger dal titolo "Alla ricerca dei sapori perduti".

Si è trattato del mio primo evento "ufficiale in veste di blogger" e confesso che sono partita con un gran carico di emozione e timidezza!. Mi sono imposta però di uscire dal monitor che ospita Olio d'Oliva e mostrare il volto di Giovanna, e direi che è andato bene.

Il programma del viaggio era scandito nei dettagli nella mail che ci è pervenuta nei giorni precedenti la partenza, nulla di più semplice: si iniziava il venerdì con il check in all'Hotel assegnato e aperi-cena al museo della Marineria alle 21.00 preparato dallo Chef Stefano Bartolini del Ristorante La Buca di Cesenatico. L'idea era cercare di pianificare il viaggio per non stressarci troppo, purtroppo non avevamo considerato la "solita riunione del venerdì" che ha fatto slittare tutti i programmi. Alle 19.00 eravamo imbottigliati nel "miracoloso" traffico di Milano, a condire il tutto una pioggia incessante!. Ovviamente siamo arrivati in hotel tardi e al Museo della Marineria "troppo tardi!". Abbiamo perso tutte le portate....con enorme mia tristezza!. Fortuna che Riccardo Mares alias Merlinox ha recuperato per noi un vassoio di piadine con sgombro affumicato, radicchio e cipolle, rigorosamente finger food....decisamente divino!. Il tempo di mangiarne una ed il vassoio era vuoto..."caspita ma non avevano già mangiato gli altri?"...e alla fine ci è toccato il gelato al pistacchio, ci credereste che è il gusto preferito di mio figlio? Quando ha realizzato cosa fosse è andato in estasi e come dargli torto?. Nulla di più vicino alla perfezione.

La serata si è conclusa con alcune colleghe blogger ad una piadineria per tappare gli ultimi due buchi nello stomaco, lì abbiamo scoperto che anche loro erano arrivati in ritardo e non avevano partecipato all'aperi-cena.....ecco scoperto chi ha rubato le nostre piadine!!!.

L'Hotel che ci ha ospitati è l'Excelsior proprio di fronte al mare, dal nostro balcone si godeva di uno spettacolo bellissimo, peccato che il tempo ci abbia penalizzati un pochino. La camera era davvero confortevole ed il personale gentilissimo, conoscevo l'ospitalità romagnola ma non immaginavo proprio che fosse così TANTA. Al mattino, dopo aver fatto una ricca colazione (mi perdonerà la ginecologa al prossimo controllo ma non ho saputo resistere a quel buffet!), abbiamo passeggiato senza meta: Cesenatico è davvero un posto molto suggestivo, le stradine affascinanti, l'accento tipico della gente del posto che io adoro, il profumo del mare, tutto era perfetto. Certo in condizioni più comode (tradotto: senza gravidanza) avremmo potuto scoprire di più tuttavia il mio stato interessante ha rallentato i nostri tempi rendendo il weekend molto rilassante.

Al pomeriggio, dopo un ottimo pranzo in albergo, abbiamo partecipato al workshop presso lo IAL di Cesenatico, il programma prevedeva uno show cooking dal tema "Purazi...Doni" dove a far da padrone erano le piccole vongole tipiche del posto, le cosiddette "poveracce" termine retaggio di tempi in cui erano cibo dei poveri, in Campania credo siano i cosiddetti "lupini". In questa occasione invece le "Poveracce" sono state la base di piatti dagli accostamenti impensabili (almeno per la mia tradizione culinaria) e assolutamente gustosi. Il mio socio ha gradito ogni piatto, chiedendo anche il bis!. 

Si è partiti da una zuppa di fagioli e vongole, per proseguire con crostini con vongole e lardo, uova scottate con vongole ed infine spaghetti con poveracce dove la maestria dello chef Gregorio Grippo ha potuto davvero manifestarsi ai nostri occhi. Un tam tam di ricette eccezionalmente semplici e sofisticate al tempo stesso.

Il workshop si è concluso con una lezione appositamente studiata per noi food blogger tenuta dal fotografo Federico Pari (YYKK). Interessante, mi ha confermato alcune nozioni fondamentali per la riuscita di una buona fotografia di food.

Un week-end bellissimo sotto ogni aspetto, rilassante, ben organizzato e che mi ha dato l'opportunità di dare un volto ad alcuni blog che meritano di essere seguiti assolutamente: Giovanna Amato (Briciole e Fantasia), Daniela Neglia (Sapori di Casa) Eva D'Antonio (In cucina da Eva), Letizia e Daniela (Spizzica in Salento). Grazie alla loro compagnia e alla passione che ci accomuna questo week-end è stato davvero indimenticabile. 

Un ringraziamento va alla simpatia di Riccardo Mares e al sito Ricette 2.0, all'ospitalità romagnola di Cesenatico Bellavita e a mio figlio Alfonso che durante le 4 ore del workshop mi ha fatto sentire orgogliosa di essere la sua mamma!. 

Adesso, nella tranquillità apparente di casa, potrò replicare qualcuna delle golosità di questo week-end, di sicuro l'aver portato mio marito mi ha complicato la vita, ora anche lui dopo il workshop ha deciso di diventare un food blogger!....Chi gli spiega però che non avrebbe senso un post monotematico sulla pastina con l'uovo?.