venerdì 9 marzo 2012

Trippa al tegamino con fagioli e patate


Non molti anni fa, quando eravamo giovani direbbe mio marito, affittammo una casetta in montagna dove andavamo a sciare, o meglio era nelle nostre intenzioni, in realtà andavamo nei week-end, accendevamo il camino e trascorrevamo due giorni a mangiare, chiacchierare e ridere da matti con un'altra coppia di carissimi amici che ora vivono lontani.

Era davvero emozionante svegliarsi al mattino con la neve intorno, le stradine lastricate in pietra e la consapevolezza di non voler far altro che poltrire vergognosamente fino a notte fonda. 

Il camino lavorava parecchio e producevamo leccornie di ogni genere, credo di aver messo almeno 6 o 7 chili in quei mesi. Il piatto forte era la trippa, cotta nel tegamino dolcemente, come vuole la tradizione. Poi le cose sono cambiate, la vita ci ha dato un bello scossone portandoci lontano e vivendo altre esperienze: siamo diventati "grandi" e anche se gli amici più cari sono lontani o purtroppo non ci sono più, noi restiamo i ghiottoni di sempre e la trippa nel nostro camino è un obbligo piacevolissimo in inverno e quando abbiamo dovuto affrontare l'ennesimo trasloco la ricerca è stata influenzata da un unico elemento irrinunciabile "il caminetto"...

Ingredienti:
Trippa q.b. secondo l'appetito
2 patate grandi
1 scatola di fagioli borlotti
1 bottiglia di passata di pomodoro
1 spicchio di aglio
sale
pepe o peperoncino
olio extravergine d'oliva Dante

Per accompagnare
Pane tostato e aromatizzato con aglio, sale, origano oppure polenta grigliata


Procedimento:
Io la trippa la compro ovviamente già pulita dal mio macellaio di fiducia. La taglio a pezzetti comodi da mangiare con la forchetta. In un tegame di coccio verso qualche cucchiaio di olio d'oliva e lo spicchio d'aglio che lascio imbiondire. Aggiungo la trippa, i fagioli scolati della loro acqua e tutta la passata di pomodoro, dopo qualche minuto verso anche le patate sbucciate e tagliate a pezzetti. Regolo di sale e lascio cuocere finchè il sughetto si è addensato e le patate sono cotte. Ovviamente la cottura avviene nel camino, col coperchio e dolcemente, in questo modo impiego non meno di un'ora e mezza, in caso contrario si può cuocere su fiamma velocizzando i tempi. A cottura ultimata aggiungo il pepe o il peperoncino e ancora un giro di olio extravergine di oliva. Accompagno tutto con dei crostini di pane o della polenta grigliata.

9 commenti:

  1. questa è proprio una di quelle ricette che sa di caminetto e di serate passate ad assaporare il calore della famiglia.

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  2. Très joli plat bien élaboré, sa fait des années que je ne mange pas des tripes!

    Bisous

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  3. Mai fatta con i fagioli,ahi se si potrebbe ritornare un po' indientro con gli anni!!!!!!
    Comunque subito da provare.
    Ciao e a presto

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  4. che bello rivivere il passato attraverso il sapore e profumo di una cosi'
    buona ricetta!!
    ciaoo

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  5. eh si quante volte mia madre preparava la trippa! troppo buona!

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  6. Che buona la trippa!!! Non riesco a convincere Luca a mangiarla, lui la guarda e fa una faccia disgustata... È prevenuto, pensa che sia tutto grasso, ma non sa cosa si perde!!!!

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    1. nooooo è qui l'errore la trippa non contiene grassi ma un elevata quantità di proteine...anche io mi sbagliavo, dì a Luca di provare :-))).

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Grazie per avermi scritto :)