domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale

Potrei scrivere "chiuso per ferie" ma in realta' le attivita' culinarie sono in fermento qui nelle cucina di mia mamma per cui al mio ritorno qualcosa di buono da farvi vedere ci sara' di sicuro ma nel frattempo auguro a tutti un Sereno Natale di gioia.

martedì 20 dicembre 2011

Torta rustica di scarola

Il Natale è dietro l'angolo e io sono ancora in alto mare e questa latitanza è dovuta proprio alla mia totale disorganizzazione che giovedì, alla vigilia della partenza, si trasformerà in panico incontrollabile. Avrei voluto preparare dei dolcetti golosi da regalare ai mie cari ma col cavolo che ci sono riuscita immersa come sono nei panni da stirare...che rabbia!. In aggiunta a tutto ci si mette anche il maritozzo mezzo acciaccato....che non ho ancora capito se sta male davvero o lo fa per sottrarsi a "certi doveri" in primis portare il cane fuori la sera!. Comunque il tempo per preparare una pietanza tradizionalmente natalizia c'è stato e vi trascrivo la ricetta, sia mai che qualcuna ha voglia di provare "A' pizz pà scarola" ossia la torta rustica di scarola tipicamente campana e molto molto buona.

Ingredienti
Pasta per la pizza (qui la ricetta)
3 scarole lisce di media grandezza
un pugno di capperi dissalati
olive nere a cui avrete tolto il nocciolo q.b. (io circa 300gr)
2-3 alici sott'olio
poco aglio tritato
prezzemolo q.b.
sale
pepe
olio extravergine d'oliva Terre Rosse

Procedimento
Prendete la scarola bollita e raffreddata e mettetela in una ciotola in cui aggiungerete tutti gli altri ingredienti: olive, capperi, alici sminuzzate, aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe. Lasciate insaporire per un po', nel frattempo occupatevi della pasta della pizza. 

Dividete l'impasto in due, uno più grande per foderare uno stampo da crostata e l'altro più piccolo per farne il coperchio. Stendete l'impasto per la base in una sfoglia non troppo sottile (1-2 cm) usando le mani e non il matterello e tenetela da parte insieme all'impasto più piccolo che invece stenderete al momento. 

Riprendete la scarola e strizzatela per bene, io utilizzo lo schiacciapatate, ne metto dentro un pugno per volta e spremo per farne uscire tutta l'acqua. Quando avrete finito aggiungete generosamente dell'olio d'oliva. Mettete la scarola condita e strizzata nella teglia e con le mani stendete l'altra metà di impasto, coprite la crostata saldando bene i bordi. Punzecchiatene la superficie con una forchetta, bagnatela di acqua e olio e infornatela a 200° finchè sarà dorata.

Potete utilizzare anche uno stampo quadrato così da tagliarne dei pezzetti regolari da servire nel vostro antipasto di Natale, è ottima sia mangiata tiepida che fredda il giorno dopo.

Tips: Se utilizzate questo impasto per pizza che richiede pochissimo lievito e molte ore di maturazione avrete una torta rustica morbida per due giorni che si scioglie in bocca.

giovedì 15 dicembre 2011

Cavolfiore in cocotte


Sono già stanca e non è iniziata ancora la trasferta familiare che ogni Natale ci porta ad attraversare tutta Italia prima in lungo e poi in largo, andata e ritorno...cane e pacchetti inclusi!. Nonostante il desiderio di vedere genitori, fratelli e nipoti ho voglia di trascorrere queste feste a casa mia, per una volta accogliendo i parenti invece di fare l'ospite. Ma non si può per cui anche quest'anno mio marito dovrà trasformarsi in un piccione viaggiatore e nel mezzo della festa lasciarci e tornare a lavoro per qualche giorno.
Sono stanca perché questa è la "mia settimana nera", l'anniversario del vuoto che mi ha rubato un pezzo d'anima lo scorso anno e poi domani è anche il mio compleanno e accidenti ne compio 38!. 
Brr...che umore gioioso vero? Tanto passa....ma parliamo di cucina che è meglio!. Ci vuole qualcosa di goloso, sostanzioso e saporito, ci vuole questo cavolfiore immerso in una calda besciamella, con tanto formaggio e pancetta croccante, cotto al forno e mangiato bollente.

Ingredienti:
1 cavolfiore piccolo
500 ml di besciamella
formaggio grattugiato q.b.
formaggio tipo scamorza q.b.
pancetta affumicata q.b.
burro e pane grattugiato per foderare gli stampi
sale
pepe

Procedimento:
La preparazione è davvero semplice. Si scalda il cavolfiore e nel frattempo si prepara una besciamella non troppo densa con 50 gr di burro, 50 gr di farina e 500 ml di latte. 

Il procedimento per la preparazione della besciamella è veloce: si scioglie il burro in un tegame dai bordi alti, senza che sfrigoli, si aggiunge piano piano la farina e si mescola con una frusta, lentamente aggiungiamo il latte (se è caldo la besciamella si addenserà prima) prestando attenzione al rischio grumi, per evitarlo io aggiungo il latte a filo di seguito senza mai smettere di mescolare. 

Pronta la besciamella e cotto il cavolfiore si procede a preparare le cocotte (o una teglia) che vanno imburrate e cosparse di pane grattugiato. 

Ricordatevi di salare un poco i cavolfiori. 

A questo punto mettiamo un cucchiaio colmo di besciamella sul fondo della cocotte, aggiungiamo uno strato di cavolfiori, qualche cubetto di scamorza e pancetta, poco formaggio grattugiato, completiamo con la besciamella e formiamo un altro strato. Copriamo infine di besciamella e qualche pezzetto di pancetta. 

Inforniamo a 180° per 10-15 minuti.

martedì 13 dicembre 2011

Le pizzelle di fiorilli

Le mamme ne sanno sempre una più del diavolo e devo dire che la mia è proprio tremenda. In tema di "cucina" è davvero unica e nessuno avrebbe mai scommesso che un giorno avrebbe preparato certe prelibatezze. Lei è la 6^ di 11 figli, è cresciuta nel mezzo del mucchio, né troppo grande per collaborare alle faccende né troppo piccola per essere "accudita". Nel mezzo significa prendersi un po' dell'uno e un po' dell'altro e secondo me non è molto male. Ma il difetto di questo sistema è che lei è arrivata al matrimonio incapace di friggere un uovo, quel santo di mio padre lo racconta sempre. Ha dovuto rimboccarsi le maniche e darsi da fare per imparare l'ABC della cucina. Un bell'aiuto l'ha avuto proprio da quel goloso del mio papà, ottimo cuoco, che ancora oggi prepara manicaretti senza eguali. 
La ricetta delle "pizzelle coi fiori di zucca" è la versione finale degli esperimenti di mia mamma, sembrano facili da fare ma se si sgarra l'impasto succede il fattaccio ovvero che si riempiono d'olio in frittura e le digerisci dopo una settimana per cui lei raccomanda di prestare attenzione alla pastella la cui consistenza non deve essere troppo fluida, deve risultare corposa, deve opporre resistenza al cucchiaio di legno. Il segreto della riuscita di una buona pizzella è tutto qui.

Ingredienti
200 gr di farina 00
1 uovo intero
150 gr di acqua
una confezione di fiori di zucca (fiorilli)
1 cucchiaino raso di sale fino
formaggio grattugiato q.b.
uno spicchio d'aglio spremuto
due alici sott'olio a pezzetti
prezzemolo q.b.
10 gr di lievito di birra
oppure
20 gr di lievito naturale liquido rinfrescato

Procedimento
Si scioglie il lievito in due dita d'acqua e si aggiunge la farina, l'uovo intero, il formaggio, l'aglio spremuto (non a pezzetti), il prezzemolo, le alici sminuzzate piccolissime e infine il sale. Si da una prima mescolata e si aggiunge via via l'altra acqua facendo attenzione a raggiungere la consistenza di una pastella ma non liquida, per cui potrebbe essere necessario aggiungere altra acqua alla dose indicata o viceversa metterne meno. Diciamo che la quantità che ho indicato io è quella che ho usato l'ultima volta e mi sono venute perfette. Avrebbero dovuto solo lievitare ancora un po' ma avevo fretta!.

Una volta pronto l'impasto lasciatelo lievitare al caldo finchè non raddoppia. In media 2 o 3 ore con queste dosi e una temperatura di 20°.

Quando la pastella sarà bella lievitata (ve ne accorgete perché oltre all'aumento di volume si formano delle bolle in superficie) potete procedere. A questo punto scegliete voi, io le ho preparate con i fiori di zucca che vanno puliti, sminuzzati grossolanamente con le mani e aggiunti all'impasto ma potete sbizzarrirvi facendone alcune con il baccalà oppure con il cavolfiore bollito o semplicemente così senza niente.

Friggetele in abbondante olio di semi fino a doratura, potete prepararle e mangiarle calde, anticiparne la cottura e poi riscaldarle o addirittura friggerle a metà e poi congelarle. Da noi sono presenti sulla tavola della Vigilia di Natale. Sono ottime.

venerdì 9 dicembre 2011

Le brioche facili



Che bello il Natale...certo in condizioni nazionali migliori sarebbe tutto perfetto ma la nostra dirigenza politica non ci aiuta davvero in questo. Possiamo solo confortarci nel guscio caldo delle nostre famiglie e cercare, nonostante qualche difficoltà, di regalare ai nostri bambini la magia di questo momento dell'anno. 
E ieri, nel giorno dell'Immacolata, abbiamo lavorato proprio tanto, tutti e tre, (il cane ronfava!) per rendere tutto perfetto. L'albero ha preso forma, con il suo luccichio di luci e palline colorate, la ghirlanda è sul camino con tanto di testa di renna peluche e finalmente il presepe, ormai lo gnometto è grande abbastanza per capire che i Re Magi non sono guerrieri che combattono tra di loro, che i pastorelli non devono per forza nascondere le pecorelle nella grotta e che Gesù bambino non va rapito in cambio del riscatto!. Insomma è stato faticoso ma adesso è proprio Natale. 
Dal momento poi che questo è il periodo più goloso dell'anno voglio proporvi queste belle brioche per la colazione o la merenda, semplici semplici senza sfogliatura e buonissime farcite di nutella, crema o marmellata. Restano soffici anche il giorno dopo, passate in forno sembrano appena sfornate. Insomma da provare. La ricetta originale la trovate qui fatta da zampi sul mitico cookaround, io ho solo aumentato di poco lo zucchero perché mi piacciono più dolci.

Ingredienti

160 gr di farina di cui metà manitoba
50 gr di lievito liquido rinfrescato due volte nella giornata
1 uovo intero
60 gr di zucchero
25 gr di burro
25 ml di latte tiepido
nutella, crema o marmellata per farcire

Procedimento
Io ho usato il Kenwood introducendo prima il lievito sciolto nel latte, poi l'uovo intero, la farina mista allo zucchero ed il burro appena morbido e spezzettato. Ho impastato fino ad ottenere una palla morbida ma compatta, se necessario si può aggiungere ancora un cucchiaio o due di farina, io l'ho fatto poiché l'impasto era rimasto troppo umido.

L'impasto va lasciato lievitare coperto ed in luogo caldo per tre ore, dopodiché riprendetelo sgonfiatelo delicatamente e formate una pagnotta. Con il matterello stendete una sfoglia alta mezzo cm, cercate di farla tonda!. Prendete la rotella, va bene anche quella della pizza e tagliate la sfoglia in spicchi, prima una metà, poi l'altra fino ad ottenere la dimensione che preferite. 

A questo punto dategli la forma dei cornetti:  spalmatene la superficie di crema o nutella e arrotolateli partendo dal lato più largo verso la punta. Quando avrete terminato metteteli a lievitare in forno per tutta la notte inserendo un pentolino di acqua bollente nel forno.

Al mattino li troverete belli gonfi e pronti per essere infornati a 170° per 20 minuti, ovviamente regolatevi a seconda del vostro forno. Lasciateli raffreddare su una gratella e spolverizzateli di zucchero a velo.

martedì 6 dicembre 2011

I miei 7 link project

Mi ha fatto piacere che Giuseppe e Valeria del blog Lui e Lei in Cucina mi abbiano coinvolta in questo giochino che si chiama "7 link project" e che sta coinvolgendo tanti altri food blogger. Inizio col ricapitolare un po' la situazione del mio blog fino ad adesso. Ovviamente Olio d'Oliva è ancora piccolino, ce n'è di farina da sparpagliare per casa però ci provo!. 

1.Post che non ha avuto il successo che meritava
Babà rustico


Ossia quando l'abito non fa il monaco, forse è stata tutta colpa del suo brutto aspetto se  non ha ricevuto nessun complimento, avrei dovuto battezzarlo brutto ma buono!

2. Post il cui successo mi ha sorpreso:
Gnocchetti con carciofi e totani al profumo di zafferano

In realtà l'abbinamento era simpatico...forse un pò me l'aspettavo che sarebbe piaciuto!

3. Post più bello:
Le Pasticelle
In questo post sono racchiusi tanti ricordi che mi legano alla mia famiglia, all'infanzia, a mia nonna Giovanna.

4. Post più popolare:
Il Pane senza impasto

Talmente famoso da essere presente in ogni blog di cucina ma sempre pieno di mistero da suscitare ogni volta un fascino nuovo.

5. Post più controverso:
Soufflè di spaghetti e cavolfiore

Di solito il sufflè si prepara con le tagliatelle o con i tagliolini ma gli spaghetti mmmm....poi aggiungi il cavolfiore, l'ortaggio più detestato dall'italiano medio!. Io ho osato e devo dire che è proprio buono!.

6. Post più utile:
I panini al latte

Un post dettagliato per aiutare a preparare dei panini golosi

7. Post di cui sono più fiera:
Le papaccelle ripiene

In realtà le mie ricette le adoro tutte è difficile scegliere ma questa racchiude i sapori di casa mia, io l'adoro e poi in veste natalizia secondo me è fantastica.


Bene adesso giro la patata bollente a:
Assunta del blog La cuoca dentro 
Pasquale del blog I sapori del mediterraneo
Annaly del blog Tra pentole e coperchi 
Carla del blog Tigella e Crespella

lunedì 5 dicembre 2011

Risotto zuccotto

Questa settimana inizia con una gioia immensa: la ricetta delle mie pasticelle è giunta in finale nel contest di Pecorella di Marzapane in collaborazione con Scelte di Gusto. Quando ho letto il mio nome non ci credevo, che gioia, ho subito telefonato a mia mamma che non ha capito bene cosa farfugliavo!. E' stata una soddisfazione anche perché si tratta di un dolce tradizionale legato alla storia della mia famiglia, una piccola eredità che ci si tramanda da anni. Se volete votarmi non mi offenderò :-) anzi, questo è il  link per farlo!.

La ricetta di oggi invece di tradizionale ha ben poco, nasce da un'idea, un lampo improvviso mentre guardavo queste fantastiche zucchine rotonde venerdì mattina dal fruttivendolo. La loro forma si presta bene ad essere cucinate ripiene e infatti ci sono varie ricette al riguardo, il loro sapore delicato va a nozze con qualunque farcia. Io le ho utilizzate per il mio risotto giallo con salsiccia, fiori di zucca e zucchine. 

Ingredienti per due
2 zucchine rotonde
160 gr di riso
1 zucchina lunga
 6-7 fiori di zucca
salsiccia sbriciolata (luganega)
Formaggio grattugiato q.b.
burro
1/2 cipolla
un poco di porro
sale
pepe
olio extravergine di oliva (Terre Rosse)
Vino bianco q.b.
1 bustina di zafferano
Brodo q.b.

Procedimento
Per prima cosa ho svuotato le zucchine all'interno, è molto semplice farlo utilizzando un cucchiaino e scavandone la polpa lentamente, per non romperle. Una volta svuotate (togliete tutti i semi e la parte bianca) vanno cotte per pochi minuti in acqua salata. Scolatele e lasciatele asciugare a testa in giù. 

Preparate il risotto soffriggendo la cipolla e il porro in olio d'oliva, aggiungete la salsiccia e sfumate con del buon vino bianco. Tagliate a pezzetti la zucchina dopo averla privata dei semi e versatela nella salsiccia, a questo punto aggiungete il riso, fatelo tostare e mettete il brodo bollente. Aggiungete lo zafferano e stemperatelo bene. Lasciate cuocere il riso togliendolo ancora al dente. Concludete mettendo nel risotto i fiori di zucca puliti e spezzettati. Aggiungete il sale solo se è necessario. Spolverizzate di pepe.

A questo punto prendete le zucchine e riempitele con il risotto, spolverizzate di formaggio e mettetele in una teglia con dei fiocchetti di burro. Infornate a 180° per 15 minuti. Servite caldo!.

venerdì 2 dicembre 2011

Pasta di Kamut integrale.... sprint!


Diciamo che questa ricetta non presenta alcuna novità e di certo non andrà mai ad arricchire la storia della cucina italiana, e personalmente non ho mai preteso di farlo. Si tratta più che altro di una scoperta personale che condivido con voi anche nella speranza che bloggerine più esperte mi diano delle dritte per il futuro. Altrimenti cosa abbiamo a fare un blog di cucina se non per confrontarci e migliorare?. Sto parlando della pasta di kamut integrale. Molte di voi staranno già ridendo!.

La farina di kamut e tutto ciò che si può ottenere con essa, pane, pasta o dolci, non è proprio diffusa nel mio territorio d'origine, per cui non l'avevo mai vista ne provata, anzi una mia cara amica, Arianna ne è alla ricerca da un po' senza riuscire nell'impresa.

Confesso quindi la mia ignoranza, non avendola mai mangiata, non ero capace di creare abbinamenti particolari, quindi ho optato per un condimento semplicissimo ma che personalmente adoro. Infondo non è sempre valido il detto che la semplicità è la forma della vera grandezza?...Vabbè mo non esageriamo :-).
Così ho condito con rucola, pomodorini e una pioggia di parmigiano, il sapore deciso di questa pasta integrale ha fatto tutto. Devo dire che è stata una scoperta. Sono bene accetti tutti i suggerimenti ed i consigli su sughi e condimenti che valorizzano il suo bel sapore.

Ingredienti:
200 gr di pasta di kamut integrale bio (Tortilli Verrigni)
10 pomodorini
due mazzetti di rucola
aglio
olio
parmigiano a scagliette
sale
peperoncino

Procedimento:
Mentre la pasta cuoceva, ho preparato il sughero soffriggendo l'aglio e il peperoncino nell'olio, ho aggiunto i pomodorini schiacciati (per eliminare qualche semino) e poi tritati grossolanamente e li ho lasciati cuocere a fiamma viva per pochi minuti. Infine ho aggiunto la rucola, regolato di sale e saltato brevemente.
Ho scolato la pasta e l'ho condita con il condimento.
Messo tutto su un piatto da portata, spolverizzato di scagliette di parmigiano e mangiato.

Una nota: Invece del parmigiano provate con una ricotta salata da grattugiare!.

martedì 29 novembre 2011

Soufflè di spaghetti al cavolfiore e pancetta affumicata


Il nemico numero uno della tavola di casa mia è un ortaggio, candido e discreto: il cavolfiore. Ho provato a proporlo in salse differenti ma ho sempre sortito un solo e drammatico effetto, naso storto, bocca serrata. E non solo dal piccoletto di casa, dove la reazione di disgusto è parte di reminiscenze ataviche che solo una sana educazione alimentare potrà sanare, no, dal grande...il papà!. 

Ogni volta è sempre una tragedia annunciata, così ieri mi sono armata di sana e femminile furbizia e mi son detta:"vuoi che una come me non s'inventa il modo di fargli mangiare sto cavolo di cavolfiore?". Così l'ho bollito di mattina a finestre spalancate e cappa a manetta, nessun testimone in giro per casa avrebbe potuto mai "cantare" della trappola che preparavo alla ignara vittima!. Infondo in casa ci sono: il cane e quello se la dorme 24h su 24  e una vasca di pesci, che si sa non sono animaletti molto loquaci!. 

Dopo averlo bollito ho elaborato per un'ora (in aggiunta ai precedenti 3 giorni in cui il cavolfiore stazionava in frigo!) e poi è venuto fuori questo meraviglioso esempio di ingegneria culinaria: il soufflé!. Volete sapere com'è andata?...

Squilli di trombe.....rulli di tamburi.......

Mr. Val se l'è pappato tutto e con appetito...e all'ultimo boccone di soufflé, mangiato pure con gusto, ha fatto il suo ingresso in tavola lui, Mr Cavolfiore bollito in insalata (per me) e mio marito....ha capito tutto....ma stavolta l'avevo fregato e per la prima volta nella storia dei cavoli la favola finisce con ...."E FINI' MANGIATO FELICE E CONTENTO".

Ricettinaaaa.....

Ingredienti (per due cocotte)
150 gr di cavolfiore bollito o di più dipende dai gusti
250 gr di besciamella (25gr di burro, 25gr di farina, 250ml di latte)
pancetta affumicata q.b.
due cucchiai di grana
160 gr di spaghetti (per me fusilloro Verrigni)
2 uova
olio extravergine di oliva
burro
pane grattugiato

Procedimento
Bollite il cavolfiore in acqua salata, pesate la quantità che vi occorre, considerate che potete anche aumentarla, io ho utilizzato il minimo sindacale per evitare che mio marito sentisse troppo il gusto del cavolfiore. 

In un tegame soffriggete aglio e olio, aggiungete il cavolfiore e la pancetta affumicata, regolate di sale e pepe.
Cuocete la pasta e quando sarà pronta scolatela e amalgamatela al condimento, spolverizzate con il grana o il parmigiano. Alla besciamella, che deve essere fredda (potete prepararla o comprarla già pronta, io l'ho fatta con 25gr di burro, 25 gr di farina e 250 gr di latte intero), aggiungete i rossi d'uovo e montate a neve ben ferma gli albumi.

A questo punto versate la besciamella sulla pasta e amalgamate bene, infine aggiungete anche gli albumi facendo attenzione a non smontarli, quindi procedendo con movimenti delicati dal basso verso l'alto. Versate la pasta nelle coccotte imburrate e spolverizzate di pangrattato. Completate con qualche pezzetto ancora di pancetta.

Infornate a 170-180° in forno già caldo per circa 30-40 minuti, il soufflé è pronto quando sarà gonfio e colorato in superficie. 



lunedì 28 novembre 2011

Pizza ripiena di melanzane


Uscita indenne dal fine settimana, che a casa mia è come gettarsi a capo fitto in uno dei gironi dell'inferno, posso rilassarmi nell'amata solitudine della mia casetta. 
In verità i postumi del passaggio dei due cicloni, figlio e marito, sono ovunque per cui adesso mi tocca rimettere insieme i pezzi di questa casa. Un gioco lì, un attrezzo qui e qualche mutanda che spunta dove non dovrebbe mai essere, uff...una volta o l'altra do di  matto e vediamo se qui cambia qualcosa!. Meno male che almeno il cane è ben educato, anzi direi che è stato più semplice tirar su un molossoide di 50kg che un figlio, per il marito...beh lasciamo perdere, lì le colpe non sono imputabili alla mia persona :-)

Consoliamoci con una ricettina che ho gentilmente "rubato" a mia suocera e che accompagna il nostro pranzo magro della Vigilia di Natale e Capodanno!.

Ingredienti
480 gr di farina 0 per pizza oppure 00
120 gr di farina manitoba
400 gr di acqua
18 gr di sale
2 grammi di lievito di birra (in estate 1gr) oppure 50 gr di lievito naturale rinfrescato e bello attivo
Passata di pomodoro 350 gr
2 melanzane lunghe 
2 uova
scamorza o mozzarella
formaggio parmigiano o grana
olio per friggere
olio extravergine di oliva
sale
pepe

Procedimento
Impasto con lievito di birra:
Se optate per il lievito di birra conviene preparare la pasta la mattina, verso le 8-9, considerate che data la quantità minima di lievito i tempi saranno piuttosto lunghi, in più ora siamo in inverno quindi se in casa avete circa 20° in 7-8 ore l'impasto è pronto, altrimenti potete aumentare leggermente le dosi di lievito, da 2 a 3-4 grammi non andate oltre vi prego. Less is best!. Diciamo che la prima volta bisogna un po' settare i tempi.

Usate una ciotola capiente, scioglietevi il lievito in due dita d'acqua, aggiungete poi la farina (setacciata) a pugni, amalgamatela di volta in volta ed in ultimo mettete il sale. Lavoratela fino ad ottenere un impasto omogeneo ma non perfettamente liscio. Mettetela a lievitare coperta ed in un luogo caldo fin quasi al raddoppio (non deve proprio raddoppiare). Prendete un teglia, oliata ed infarinata e stendetevi 3/4 dell'impasto, usate le mani e non il matterello. Vedrete quanto è semplice stendere questo impasto con le mani, non fate una sfoglia troppo sottile, direi che 1.5 cm va bene. Adesso lasciatela ancora a lievitare per una o due ore. 

Impasto con lievito liquido naturale o pasta madre
La sera prima di andare a letto, sciogliete il lievito (già rinfrescato e attivo) in due dita d'acqua e procedete come per l'impasto con lievito di birra. Dopo aver ottenuto il panetto, mettetelo in una ciotola a lievitare in frigo tutta la notte. La mattina appena sveglie (io lo faccio verso le 7,30-8,00) tirate fuori la ciotola e lasciatela a temperatura ambiente per 3-4 ore in modo che perda il freddo del frigo. Dopodiché se non avete fretta formate due panetti di misura diversa (uno servirà per foderare la teglia e l'altro più piccolo come coperchio) e lasciateli raddoppiare di volume. Trascorso il tempo necessario trasferite uno dei due panetti nella teglia e foderatela.

Facciamo la pizza
Nel frattempo che l'impasto riposa nel suo bel lettino, cuocete la passata di pomodoro in un tegame dove avrete soffritto brevemente l'aglio nell'olio d'oliva, se si tratta di pelati, passateli al mixer in modo da non avere pezzi grandi tra i denti!. Regolate di sale.

Tagliate a fette le melanzane, infarinatele, passatele nell'uovo e friggetele in abbondante olio di semi. In effetti è come se voleste preparare una parmigiana. 

Tagliate a cubetti la scamorza o la mozzarella (ben strizzata).

Quando tutti gli ingredienti si saranno raffreddati e l'impasto presenterà delle "belle bolle" in superficie si può iniziare a comporre la pizza.

Sull'impasto mettete qualche cucchiaio abbondante di pomodoro, stendete poi un primo strato di melanzane, ancora qualche cucchiaio di passata, il formaggio grattugiato e la scamorza, spolverizzate di pepe e fate un altro strato. Due sono più che sufficienti.

Adesso stendete con le mani l'altro panetto di pasta e andate a chiudere la pizza. Fate attenzione a sigillare bene i bordi affinché il ripieno non esca fuori. Completate colorando leggermente la superficie della pizza col pomodoro ed infornatela a 230° per il tempo necessario, nel mio forno bastano 20 minuti ma questo ovviamente è un tempo variabile. Controllate, prima di tirarla fuori, che il fondo si sia ben cotto. 
Voilà!

venerdì 25 novembre 2011

La zucca lunga in umido

Ma si trovano ancora le zucche lunghe?
Io ne ho un pacchetto ancora congelato nel freezer, me l'ha portata mamma direttamente dal suo orto e si è raccomandata affinché la cucinassi alla maniera del mio paese. E sia mai che mi controlla, facciamo sta zucca alla "olevanese"!

Ingredienti:
1 zucca lunga
1 cipolla (ho usato quella rossa ma va bene anche una bianca)
1 peperoncino
qualche pelato
un uovo intero
2-3 cucchiai di parmigiano o grana
olio extravergine di oliva (per me Terre Rosse)
sale

Procedimento:
Pelare la zucca utilizzando un pelapatate e svuotarla di tutta la parte interna spugnosa. 

Soffriggere la cipolla nell'olio evo facendo attenzione che non bruci. Aggiungere il peperoncino (ingrediente opzionale ma non per me che lo adoro).

Appena la cipolla sarà appassita versare il pomodoro, sulla quantità regolatevi secondo i vostri gusti, a me questa zucca piace un po' rossa, quindi ho abbondato. 

Aggiungete anche la zucca, coprite e lasciate cuocere a fuoco medio. Quando sarà cotta (assaggiatela) e il sughetto si sarà rappreso (non deve venire liquido) sbattete un uovo col formaggio e aggiungetelo alla zucca rapidamente e  mescolando.

Se vi piace potete anche mettere una patata mentre la cipolla cuoce ma è opzionale. Accompagnatela a delle bruschette al rosmarino, è uno sfizioso piatto unico da servire a cena.

mercoledì 23 novembre 2011

Gnocchetti con carciofi e totani al profumo di zafferano



Ci sono delle giornate davvero perfette. Tutto fila liscio, il bimbo a scuola in orario, la passeggiata col cane quando l'aria è ancora frizzante, la spesa fatta senza fila alla cassa e il sole che illumina tutta la casa e mi mette di buonumore. Ieri è stato così: un giorno sereno di quelli da godere fino in fondo e per farlo mi sono chiusa in cucina ad infarinarmi un po' le mani, e anche i piedi :-)
Mio marito era fuori e non sarebbe rientrato per cena quindi ho potuto davvero prendermela con calma. Ho tirato fuori la farina, preparato il tavolo con tutto l'occorrente e iniziato ad impastare mentre mi accompagnava la simpatia della Clerici con la Prova del Cuoco e fantasticando magari di poterci andare un giorno.

Ingredienti per 4:
Per gli Gnocchi
500 gr di patate 
1 uovo intero
150 gr di farina
sale

Per il Condimento
3 carciofi
1 totano grande
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale
pepe bianco Tec Al
zafferano
prezzemolo

Procedimento:


Ho preparato gli gnocchi lessando le patate, pelandole e passandole allo schiacciapatate. Ho distribuito la purea di patate sul piano di lavoro e quando si è raffreddata ho aggiunto la farina, l'uovo ed il sale. Ho impastato velocemente aggiungendo poca farina per lavorare meglio l'impasto. Poi ho formato dei bastoncini di circa 1,5 di diametro, li ho tagliati a tocchetti, li ho infarinati e arrotondati. 

Ho pulito i carciofi prendendo la parte più tenera e lasciandoli in acqua acidulata con limone. In un tegame ho soffritto l'aglio e vi ho aggiunto i carciofi tagliati a fette sottili. A metà cottura (aggiungete dell'acqua di cottura per evitare che si brucino) ho messo il totano tagliato a pezzetti. Ho regolato di sale e pepe. 

Ho messo a bollire l'acqua per la pasta e vi ho stemperato dentro una bustina di zafferano vi ho cotto gli gnocchetti che hanno preso una sfumatura gialla molto carina, ricordate che questa pasta è cotta quando inizia a salire a galla.

Infine ho saltato gli gnocchetti nel condimento con i carciofi ed il totano e ho completato con del prezzemolo fresco tritato.

Mmmmmm buoniiiiiii!













Bocconcini di maiale spiritosi

Penso di aver fatto un gran pasticcio, una di quelle cose che potrebbero un giorno ripercuotersi contro di me!. Mio figlio, che ha 4 anni ed è un tipo sveglio, fotografa ogni portata io metta a tavola. Ieri era dalla nostra vicina di casa a fare le frittelle di mele e si è precipitato a casa perché aveva dimenticato di portare con sé la sua macchina fotografica!. Ebbene si l'ignara signora Donata è stata paparazzata da un bimbo di 4 anni, fotografo food in erba :-) 
Mio marito dice che sono fissata, cucino e fotografo....se la ride ma è evidente che è a disagio quando gli sfilo il piatto per immortalare la creazione. Cosa dirà quando gli confesserò che anche il figlio è entrato nel girone infernale dei food blogger?.



Detto ciò....veniamo alla ricettina sfiziosina. Avevo promesso altre pietanze che vedevano come protagonista la tanto amata e "campana" papaccella (ossia i peperoni piccoli sott'aceto) e voilà un bel secondo: 
bocconcini di maiale spiritosi....ovviamente l'aggettivo è d'obbligo data la presenza di quella punta di aceto che crea sul viso la smorfia tipica che accompagna questo piatto. Per addolcire il tutto ci sono le patate. Una nota: qui se proprio non trovate le papaccelle potete sostituirle con i peperoni rossi e un po' d'aceto ma ovviamente non è la stessa cosa!. Se invece vi interessa ho trovato questo sito che le spedisce a prezzo, secondo me, ragionevole (non mi pagano per la pubblicità eh... quindi non faccio nomi!:).

Ingredienti
4 fette di carne di maiale un po' grassa e tagliata spessa (così rimarrà tenera)
4 papaccelle 
4 patate
olio per friggere
olio evo
sale
pepe


Procedimento
Tagliare la carne a pezzetti grandi abbastanza da poter essere mangiati senza l'ausilio del coltello. 
In un tegame con l'olio d'oliva aggiungere la carne e cuocere a fiamma media per pochi minuti.
Versarvi le papaccelle che avrete privato dei semi e tagliato a pezzetti. 
A parte friggete le patate a bastoncino in abbondante olio di semi. 
Quando la carne sarà cotta aggiungere anche le patate e regolare di sale. Spolverizzare con un po' di pepe se vi piace.